La gestione della fiscalità

L’impatto che la normativa fiscale ha sulle singole opere e sull’ente gestore (concordatario o civile) non può essere trascurato ma, nemmeno, può essere l’unico criterio per elaborare i progetti gestionali. Tale attenzione è ancor più necessaria alla luce della Riforma del Terzo Settore che ridefinisce in profondità i rapporti tra attività non profit, agevolazioni fiscali e struttura giuridica dell’ente gestore. La soluzione sarà tanto più adeguata e prudente, quanto più sarà capace di valutare in modo prospettico l’equilibrio tra “le agevolazioni” e i “vincoli”, senza tradire la natura ecclesiale ed il carisma delle diverse attività.

La Riforma del Terzo Settore, come già è avvenuto in occasione della introduzione delle Onlus, raccomanda di non escludere a priori l’opportunità di avvalersi di diversi enti gestori (ente ecclesiastico, fondazione, società) per gestire opere particolarmente articolate e complesse.

La Fondazione può elaborare diversi modelli fiscali al fine di avvicinarsi quanto più possibile a quell’equilibrio ideale che consente all’ente gestore, concordatario o civile, di ottimizzare i benefici senza dover rinunciare alla libera utilizzabilità delle risorse prodotte dalle diverse opere o iniziative.